SVC (Viremia primaverile delle carpe)

La denominazione di Viremia Primaverile della Carpa (SVC) è stata adottata da Fijan (1971) per identificare lo stadio acuto della Ascite Infettiva, una sindrome nota in USSR sin dal 1915 che costituisce la principale causa di mortalità della carpa d’allevamento.

La malattia era già nota e descritta con vari sinonimi:

– IDROPSIA ACUTA INFETTIVA

– RUBELLA

– RUBEOLA

– IDROPISIA INFETTIVA DELLE CARPE

– ASCITE INFETTIVA

– ASCITE INFETTIVA DEI CIPRINIDI

– SETTICEMIA EMORRAGICA

– MALATTIA PRIMAVERILE

EZIOLOGIA e EPIDEMIOLOGIA DEL SVC

L’agente eziologico della SVC è il Rhabdovirus carpio, isolato da Fijan nel 1971. E’ un virus a RNA della dimensione di 90-180 nm x 60-90 nm , caratterizzato da una morfologia a proiettile tipica dei Rhabdoviridae. L’ospite di elezione della SVC è la carpa (Koi), tuttavia la malattia è stata anche segnalata in altre specie quali il Silurus glanis, Carassius carassius, Carassius auratus, Ctenopharingodon idellus, H. molitrix, S. erythrophtalmus, Aristichthis nobilis, Leuciscus idus, Tinca tinca, Rutilus rutilus e Esox lucius.

I soggetti che sopravvivono ad un episodio di SVC costituiscono la principale fonte di diffusione della malattia. Essa si trasmette esclusivamente per via orizzontale. Il periodo d’incubazione è funzione della temperatura ambientale (7-10 gg a 13°C e 15-60 gg a temperature maggiori).

I parassiti ematofagi ( Argulus foliaceus e Geometra piscicola) possono veicolare e trasmettere il virus ai soggetti sani. La mortalità, al 100% nei pesci giovani, cala significativamente nei soggetti adulti i quali possono, una volta sopravvissuti alla malattia, costituire un bacino di infezione per nuovi pesci con cui essi vengono in contatto.

La SVC è diffusa nella maggior parte dell’U.E., ed Europa orientale.

SINTOMI E SEGNI

I soggetti colpiti da SVC evidenziano sia sintomi che segni. Questi ultimi possono essere sia esterni che interni.

I sintomi riguardano: Perdita di equilibrio, Ventilazione ridotta, Atassia natatoria, Contrazioni muscolari, Letargia.

I segni esterni sono: Anemia branchiale con presenza di petecchie emoragiche, Esoftalmo mono-bilaterale, Distensione Addominale, Protusione ed infiammazione anale.

Segni esterni della SVC:

I segni interni sono: Peritonite siero-fibrinosa emorragica, Enterite catarrale/emorragica, Essudato emorragico in cavità, Emorragie cardiache, Emorragie renali, Emorragie vescica natatoria, Emorragie parete intestinale, Edema intestinale

DIAGNOSI

Il sospetto di SVC deve essere confermato mediante isolamento e riconoscimento dell’agente eziologico secondo la metodologia classica. Selezionare almeno 10 soggetti con sintomi riferibili a SVC e sottoporli ad esame virologico secondo uno dei seguenti metodi diagnostici:

– ISOLAMENTO VIRALE SU CELLULE EPC /FHM E SUCCESSIVA IDENTIFICAZIONE SIEROLOGICA

– ISOLAMENTO VIRALE ED IDENTIFICAZIONE SIEROLOGICA

– IFAT O ELISA

Immagine al microscopio elettronico della SVC:

svc

TERAPIA

Questa è una malattia altamente infettiva che in alcuni Paesi deve essere segnalata alle autorità sanitarie. Non si conosce una cura, e ai pesci ammalati va praticata l’eutanasia. Una buona igiene e un buon controllo della qualità dell’acqua aiutano a prevenire la comparsa di questa malattia.

I pesci che sopravvivono possono diventare immuni, ma sono potenziali portatori della malattia. Come con l’esantema delle carpe o dei pesci, i sintomi scompaiono man mano che la temperatura sale.

TRATTAMENTI

I possibili trattamenti sono efficaci solo allo stadio iniziale o per prevenire la malattia si consiglia l’utilizzo di Nitrofurantoina, da somministrare con il cibo, circa 150 mg per 100 grammi, per 9 giorni.

Quando invece la malattia è trattata in una fase avanzata, è possibile usare il Ciprynopur  con dose di 8 ml ogni 100 litri (ma per motivi legislativi non è disponibile in Italia), o in alternativa Sulfamidici o ancora Tetraciclina.

CONTROLLO DELLA MALATTIA

In assenza di un valido vaccino commerciale la malattia può essere efficacemente controllata solo mediante profilassi diretta, eradicazione dell’agente eziologico ed impiego di acqua non contaminata.

Le aziende infette vengono: Svuotate completamente, Asciugate, Disinfettate, Ripopolate con materiale indenne. La SVC è inserita nell’articolo 1 del regolamento di polizia veterinaria, inoltre compare nell’elenco delle malattie soggette a notifica.

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