Le neoplasie, comunemente dette tumori, sono delle masse originate per divisione incontrollata delle cellule del corpo con conseguente formazione di tessuti alimentati dal organismo stesso; i pesci possono sviluppare tumori, tanto come gli esseri umani e altri animali.
Nelle patologie dipendenti da fattori ambientali entrano in gioco variabili quali il tempo di esposizione, la natura dell’agente stesso e la variabilità soggettiva. Tutto questo rende l’identificazione del problema più ardua ed il decorso della malattia con esito variabile.
Ad esempio le tare genetiche, l’impiego profilattico di farmaci contenenti principi attivi cancerogeni, un alimentazione scorretta o di bassa qualità possono determinare o favorire il manifestarsi di patologie nel medio- lungo periodo impedendo nei fatti la corretta analisi dei fattori di rischio che hanno determinato la malattia.
La predisposizione alla formazione di neoplasie può essere ereditaria, favorita da disfunzioni ormonali o a seguito dell’aggressione di Virus o dall’assunzione con il cibo di aflatossine.
In merito alle aflatossine è bene ricordare che sono micotossine ritenute tra le sostanze più cancerogene esistenti e vengono prodotte da alcuni funghi (Genere Aspergillus) o muffe ed è quindi fondamentale sia la qualità degli alimenti che la loro conservazione in ambienti idonei a basso tenore di umidità.
Basti pensare che 5 mg di aflatossine su un Kg di pesce causano la morte in pochi giorni.
Sintomi e tipi di neoplasie
Distinguiamo le neoplasie in benigne e maligne.
I tumori benigni sono caratterizzati da una crescita lenta che determina lo spostamento dei tessuti vicini senza formazione di metastasi.
I tumori maligni sono caratterizzati da crescita veloce con distruzione del tessuto limitrofo ed il flusso sanguigno provvede alla diffusione delle cellule tumorali nell’organismo dove generano tumori secondari dette metastasi.
La maggior parte delle neoplasie sono visti come dossi o grumi sotto la pelle del pesce; la posizione e i segni del tumore possono essere diversi per ogni pesce e molto dipende dal tipo di tumore.
Purtroppo visualizzare i sintomi nei tumori interni è molto difficile e quando si giunge all’identificazione del problema la malattia è spesso troppo avanzata per salvare il pesce.
Inoltre la capacità del pesce di mangiare e di nuotare sono compromesse causando un rapido declino della sua salute.
Ritroviamo nei pesci anche la formazione di tumori tiroidei di natura benigna e maligna che portano al sollevamento dell’opercolo branchiale; nonostante la sua gravità questo tipo di tumore ha un buon tasso di guarigione, se tempestivamente trattato.
Le formazioni tumorali che colpiscono le cellule pigmentali (della pelle) sono detti melanomi e melanosarcomi e sono spesso correlati a fattori genetici ed a incroci con forte consanguineità.
Vedi anche i tumori che colpiscono le Go Sanke.
Vi troviamo inoltre i lipomi, di natura benigna, generati nelle cellule adipose che possono raggiungere dimensioni talvolta considerevoli; sono facilmente asportabili in quanto non legati al tessuto circostante.
Nelle Koi sono diffusi anche i tumori degli organi riproduttivi caratterizzato da addome gonfi e la malattia spesso diventa terminale a seguito della pressione interna esercitata dalla neoplasia.
Con manifestazione simile ad un tumore interno vi è la ritenzione di uova caratterizzata da un rigonfiamento dell’addome simmetrico e da uno stazionamento del pesce sul fondo o nuoto “di coda”.
Cio è determinato da un accumulo di uova nelle sacche ovariche favorito o dall’assenza di maschi o se non maturi sessualmente, o sbalzi termici in concomitanza con il periodo riproduttivo o impedimenti di varia natura.
In questi casi è fondamentale la diagnosi del problema da parte di un veterinario che, con l’ausilio di apparecchiature idonee alla diagnostica, può decidere per una terapia ormonale per favorire l’espulsione delle uova o un eventuale intervento chirurgico.
Trattamento
La maggior parte dei tumori trovati in pesci non hanno cura o trattamento.
I tumori interni vengono spesso diagnosticati in fase avanzata della malattia; e qualora fosse identificato precocemente, la posizione del tumore spesso rende inutile un tentativo d’intervento chirurgico.
Questo è il motivo principale per cui sulla maggior parte dei pesci con tumori viene applicata l’eutanasia.
Tuttavia, ci sono alcuni tumori benigni esterni che sono curabili mediante asportazione chirurgica.
Ad esempio il tumore delle branchie, che è causato da un problema alla tiroide, può essere trattato mettendo i pesci in acqua medicata con iodio e se di tipo esterno vengono spesso asportati chirurgicamente.
Qui di seguito vi mostro alcune foto di una mia koi di quattro anni con un tumore all’addome di notevoli dimensioni cui ho dovuto fare l’eutanasia.
Pesce:
Dettaglio neoplasia:
Dettaglio dimensioni: