Il Carp Edema Virus (CEV), un Poxvirus delle carpe comuni (Cyprinus carpio) e delle carpe koi (Cyprinus carpio koi), è l`agente eziologico di una malattia infettiva emergente detta Koi Sleepy Disease (KSD), caratterizzata da un comportamento tipico di assonnatezza e letargia.
La malattia è stata osservata in Giappone sin dal 1974, sopratutto in primavera ed autunno con temperature dell’acqua tra 15° e 25° C, ma il commercio globale delle Koi ha dimostrato che da allora l’infezione virale si è diffusa in tutta Europa e nel mondo. La malattia è ormai rilevata nelle Koi in Germania, Francia, Olanda ed in altri paesi europei. In Austria ed in Inghilterra il virus è stato identificato anche nella carpa comune.
In Italia, il primo caso confermato di CEV è stato identificato nel mese di Maggio del 2014 in un allevamento di carpe comuni (Cyprinus carpio), ma grazie allo studio retrospettivo realizzato dal Dr. Tobia Pretto dell’ Istituto Zooprofilattico delle Venezie è possibile rilevare la presenza del virus in Italia già dal Marzo 2010.
Cosa è il Carp Edema Virus
Il Carp Edema Virus è un grande virus a doppia elica del DNA, che si pensa appartenere alla famiglia di virus Poxvirus (famiglia Poxviridae).
Il Carp Edema Virus / Koi Sleepy Disease non deve essere confuso con un’altra malattia denominata “Pox delle Carpe”, che è causata invece da un herpesvirus, il Cyprinid Herpesvirus 1, che provoca escrescenze simili a verruche sulla pelle. (vedi articolo POX Papilloma Virus )
Anche se il CEV, ad oggi, non è stato ancora propagato in laboratorio in coltura cellulare, particelle Poxvirus simili sono state visualizzate in cellule epiteliali branchiali di carpe infette mediante microscopia elettronica a trasmissione (individuati dalle frecce nella foto).
Quali sono i segni del CEV/KSD
Come il nome stesso suggerisce, “malattia della Koi assonnata”, la Koi infettata mostra anomalie comportamentali, tra cui insensibilità e letargia, con il pesce che spesso giace immobile su un fianco o sulla pancia sul fondo della vasca per lunghi periodi di tempo. Le Koi piccole, indebolite, possono nuotare lentamente e senza meta lungo i margini del laghetto o rimanere immobili, come appese, appena sotto la superficie dell’acqua (Oyamatsu et al. 1997a).
Se le Koi “assonnate” vengono disturbate possono nuotare per un breve periodo di tempo, ma ritornano presto in uno stato di inattività sul fondo della vasca (Miyazaki et al. 2005).
Gruppo di Tosai che visualizzano la tipica anomalia comportamentale KSD di estrema letargia. Il pesce che giace immobile sul suo lato o pancia sul fondo del pond.
Le Koi, sopratutto Tosai, possono presentare vaste erosioni o emorragie della pelle con edema (gonfiore) dei tessuti sottostanti (Miyazaki et al. 2005) mentre altri sintomi esterni tipici includono enoftalmia (spostamento del bulbo oculare verso l’interno), una condizione edematosa generalizzata e, nei casi più gravi, presenza di necrosi branchiale, con conseguente ipossia.
Segni esterni simili (cioè, gli occhi infossati e le lesioni branchiali) possono essere osservati anche in un’altra malattia virale importante nota come Koi Herpesvirus (KHV) causata dal Cyprinid Herpesvirus 3. (vedi articolo KHV )
La malattia è tipicamente osservata a temperature dell’acqua comprese tra i 15 ed i 25 ° C nelle koi ed a 6 -10 ° C nella carpa comune ed è caratterizzata da una alta mortalità, superiore all’ 80 % sopratutto in presenza di Tosai.
Come le Koi vengono infettate dal CEV?
In Giappone la sintomatologia Carp Edema Virus si verifica in genere tra Koi giovanili (Tosai) dopo che hanno subito lo stress di essere spostate da pond vivaio di terra e acqua verde in vasche di cemento con acqua chiara per la classificazione.
Anche se la fonte del virus è sconosciuta, le Koi, presumibilmente quelle giovani, ne sono esposte prima o durante lo stress della cattura e mostrano poi successivamente i segni della malattia. Questo fenomeno si verifica in genere dopo la raccolta da mud pond quando le temperature dell’acqua sono superiori a 27 ° C e colpisce quasi il 100% dei pesci entro 1 ora dalla movimentazione.
I tipici focolai di Carp Edema Virus si verificano dopo l’aggiunta di pesci infetti senza quarantena in un laghetto consolidato di koi che si presume essere mai stato esposto al virus CEV.
La mortalità in Koi mai esposte a Carp Edema Virus inizia fin dal 6 giorno e continua fino al 16 giorno dopo il contagio (Oyamatsu et al. 1997a) e vari studi ipotizzano come mezzo di trasmissione l’esposizione ad acqua contaminata in cui i pesci malati spargono virus dalle loro lesioni branchiali e cutanee. Il virus CEV è a trasmissione verticale (esempio dai riproduttori nelle uova o nello sperma) e come il pesce CEV esposto elimini il virus dopo l’infezione o possa ospitare il virus come vettore è attualmente un mistero. Anche il periodo di tempo in cui il virus rimane infettivo in acqua è tutt’ora sconosciuto (Oyamatsu 1997a).
In che modo la temperatura dell’acqua influisce sul virus CEV?
La temperatura dell’acqua è un fattore importante nella comparsa di Carp Edema Virus. In Giappone, focolai in Koi Tosai si verificano nella stagione delle piogge, da fine giugno a fine luglio, a temperature dell’acqua comprese tra i 15° e i 25 ° C (Oyamatsu et al. 1997a), anche se molti pesci sviluppano la malattia in primavera ed in autunno (Miyazaki et al. 2005).
I focolai in strutture di allevamento Koi e laghetti di hobbisti negli Stati Uniti e nel Regno Unito si sono verificati in genere a temperature simili dell’acqua (Way e Stone 2013; Waltzek et al 2014). Tuttavia, un nuovo ceppo di Carp Edema Virus è stato individuato nel Regno Unito, dove episodi di malattia nella carpa comune sono stati osservati durante l’inverno ed all’inizio della primavera, a temperature dell’acqua molto più basse, tra 6° e 9 ° C (Way e Stone, 2013).
Allo stesso modo in Olanda (osservazione personale O. Haenen) e, recentemente, episodi di Carp Edema Virus in carpa comune e in Koi sono stati riportati anche in Austria (Lewisch et al. 2014) a basse temperature dell’acqua comprese tra 7-15 ° C.
Cio fa presumere una mutazione adattativa del virus all’ambiente europeo.
Il virus CEV è un rischio per gli esseri umani?
No, il virus è di natura specie-specifico e perciò capace di infettare unicamente i pesci e quindi, il Carp Edema Virus non è pericoloso per il Koi Keeper.
Come può essere curata la Koi Sleeping Disease?
Contro questa malattia virale non esiste attualmente cura o vaccino. Ricordiamo che ai virus gli ANTIBIOTICI NON FANNO NULLA, per cui la sola strategia da porre in atto è la prevenzione.
Il modo migliore per prevenire la KSD è quello di conoscere i vostri fornitori di Koi ed avere con loro un buon rapporto commerciale. In Giappone, alcuni produttori evitano il raccolto nei periodi in cui le temperature dell’acqua sono permissive per la malattia (15 – 25 ° C). Anche se i test diagnostici per il monitoraggio e la verifica del Carp Edema Virus sono stati sviluppati solo di recente, è sempre meglio chiedere ai fornitori se un qualsiasi test per CEV è stato fatto, da loro o dall’allevatore in Giappone e, se possibile, richiedere una copia della documentazione del risultato di laboratorio.
La quarantena (separazione da altri Koi per il periodo di osservazione) è il metodo più affidabile per evitare l’introduzione di agenti patogeni in un laghetto (Yanong e Erlacher-Reid 2012). Per implementare una procedura di quarantena efficace, tutti le nuove Koi acquistate devono essere tenute in un sistema separato, idealmente in un’area diversa dalle altre Koi residenti. I pesci in quarantena richiedono attrezzature dedicate, come reti e secchi che vengono utilizzati solo per loro e continuamente sterilizzati con idonei prodotti (vedi articolo Virkon Aquatic). Inoltre è buona cosa lavarsi le mani con un disinfettante dopo aver manipolato Koi in quarantena.
Per identificare eventuali contagi da Carp Edema Virus, le nuove koi devono essere messe in quarantena in acqua a una temperatura costante tra i 15 e i 25 °C, per almeno 30 giorni.
Se i vostri pesci stanno mostrando segni riconducibili alla malattia del sonno, è assolutamente necessario consultare un veterinario specializzato in Koi nel più breve tempo possibile.
Isolare sempre e testare i pesci che presentano segni clinici sospetti e rimuovere immediatamente dal laghetto eventuali pesci morti per ridurre al minimo la trasmissione della malattia.
In caso di Carp Edema Virus conclamata è necessario spopolare i laghetti che ospitano il virus, per evitare ulteriori mortalità e la diffusione, disinfettando tutto l’impianto compreso filtro e tubazioni, nonchè evitare di rilasciare l’acqua del laghetto in corsi d’acqua o fognatura prima della sua totale disinfezione. Potrebbe essere necessaria l’eutanizzazione di tutte le Koi presenti nel laghetto.
letteratura utilizzata per l’articolo:
Pretto, T., M. Abbadi, V. Panzarin, R. Quartesan, A. Manfrin, and A. Toffan. 2015. “Carp edema virus (CEV): first detection in Italy.
E. Lewisch, B. Gorgoglione, K. Way, M. El-Matbouli. “Carp Edema Virus/Koi Sleepy Disease: An Emerging Disease in Central-East Europe” Transboundary and Emerging Diseases, 2015
Carp Edema Virus Disease (CEVD) / Koi Sleepy Disease (KSD) – Shohreh Hesami at all. – University of Florida (USA)
Oyamatsu, T., N. Hata, K. Yamada, T. Sano, and H. Fukuda. 1997a. “An etiological study on mass mortality of cultured colorcarp juveniles showing edema.” Fish Pathol. 32:81–88.