Attivatore di batteri: la potente soluzione per l’inoculo del filtro

L’inoculazione di batteri, nei nostri laghetti risponde a varie necessità che possono essere esemplificate in: starter temporale del nostro filtro biologico per inizio attività, inoculo a seguito dell’utilizzo di un medicinale affettante i batteri insediati nei vari substrati da noi predisposti o semplicemente per il mantenimento, o meglio dire, stabilizzazione della colonia batteria così difficilmente insediata nel tempo.attivatore di batteri

Come tutti sappiamo la colonia batterica presente nei nostri filtri trae la propria fonte di energia, necessaria ai suoi processi metabolici, dalle fasi di ossido-riduzione delle sostanze inquinanti, fasi che, appunto, noi sfruttiamo per ripristinare l’ambiente idoneo alle nostre KOI.

Appare ovvio, quindi, che nella fase terminale della disponibilità quantitativa della sostanza di competenza (ammoniaca per i Nitromonas e nitriti per Nitrobacter) la colonia batterica si incanali in un percorso di riduzione numerica dei microorganismi con conseguente riduzione di performance del nostro sistema filtrante.

attivatore di batteriQuesto fenomeno è evidente anche nella sperimentazione condotta da Lio Fornellino sulla velocità di elaborazione dell’ammoniaca da parte di vari sistemi filtranti.attivatore di batteri

Se osservate la linea color arancio, che evidenzia i valori riscontrati dal filtro biologico tradizionale, potete vedere come dalla 4° alla 5° misurazione il valore rilevato risalga da 0.03 a 0.14 mg/l , proprio per effetto della moria batterica, per poi riprendersi con i sopravvissuti (infatti nelle rilevazioni successive il valore riprende a scendere).

E’ necessario ulteriormente considerare come la massa filtrante utilizzata nello studio, e contenuta nel cesto, fosse, in proporzione al volume d’acqua ( 50 lt ), maggiore di quella che potremo sicuramente riscontrare nei nostri laghetti; ciò significa che il riattivarsi della nitrificazione dopo l’innalzamento e l’ulteriore velocità di discesa normalmente non sarebbe così elevata.attivatore di batteri

Questo naturale alternarsi di massimizzazione e deminutio della colonia batteria nel nostro laghetto se lo volessimo rappresentare graficamente, nelle misurazioni di quantità batterica, apparirebbe certamente come un continuo alternarsi di curve gaussiane; la nostra preoccupazione, preso atto della loro naturalità, deve quindi essere quella di ridurre l’ampiezza e l’altezza di tali curve cercando di stabilizzare maggiormente la nostra colonia batterica.

In alcuni progetti di laghetto per ovviare a questo fenomeno naturale si creano bypass dei sistemi filtranti meccanici in modo di convogliare massa biologica da smaltire nel filtro e mantenere così alta la carica microbica.attivatore di batteri

Per chi, come me non vuole o non possiede tali meccanismi l’unico sistema rimane l’inoculo programmato di batteri nel filtro e nel laghetto a seconda siano batteri fotofobici o fotosintetici.

Attivatore di Batteri

Nella mia esperienza ho utilizzato per la somministrazione quanto il mercato mi offriva, dai prodotti liquidi che però hanno, a mio parere, uno scarso rapporto quantità/prezzo (nel senso della quantità da utilizzare per somministrazione) per finire alle compresse da immettere direttamente nell’acqua una volta alla settimana.attivatore di batteri

Nel 2014, mentre vagavo tra gli stand all’Holland Koi Show ha attirato la mia attenzione questo attivatore di batteri il Biota Complete Activator:

Il device veniva presentato all’utilizzatore finale fornito di un preparato di microrganismi selezionati non patogeni, in forma liofilizzata, supportati da sostanze organiche per il loro nutrimento durante la fase di replicazione.

Poiché la liofilizzazione è il procedimento più efficace per la conservazione delle colture ( molte specie di batteri conservate con questa tecnica rimangono vitali ed invariati per più di venti anni) chiedevo delucidazioni al titolare della ditta produttrice il quale, dopo avermi spiegato la composizione del prodotto e il loro metodo a coltura integrale, nel quale l’intera massa batterica, compreso il proprio fluido supernatante viene liofilizzata, mi omaggiava di un attivatore dicendomi unicamente : “Provalo”

Questo è ciò che ho fatto a casa, volendo considerare non tanto l’efficienza di tale metodo di approvvigionamento dei batteri per l’inoculo (del quale ero certo) quanto il rapporto costo-benefici.

Il sistema è di elementare comprensione, si tratta di sciogliere una quantità predefinita di batteri liofilizzati in un litro d’acqua e di porli all’interno del contenitore che provvederà a mantenerli a temperatura costante superiore a 35° gradi.

I batteri si moltiplicano così per semplice divisione cellulare, cioè la cellula batterica si divide autonomamente in due cellule batteriche figlie.

Tale meccanismo oltre che semplice è anche rapido. In condizioni di temperatura idonea comè quella indotta dall’apparecchio, i batteri raddoppiano di numero ogni 20 minuti, cioè si ha una replicazione batterica ogni 20 minuti.

Pensate, in queste condizioni favorevoli una cellula dà origine a più di 17 milioni di cellule in otto ore e a un miliardo in 10 ore.

Se volete provare e stupirvi munitevi di una calcolatrice e iniziate questo semplice calcolo: ho un microbo, dopo 20 minuti ne ho due; dopo 40 minuti ne ho 4; dopo 60 minuti ne ho 8, e proseguite.

Trascorse 24 ore il prodotto, una volta riportato a temperatura ambiente è pronto per l’inserimento nel laghetto e nel filtro.

Dopo i “lanci” di batteri (uno ogni 10 giorni) ho potuto rilevare un rapidissimo miglioramento delle condizioni dell’acqua del laghetto.

Ciò in quanto, rispetto ai precedenti prodotti che devono replicarsi all’interno del laghetto in condizioni sicuramente meno idonee per temperature e nutrimenti, questo sistema ci consente di avere a disposizione batteri già attivi e biologicamente disponibili.

Non ultimo il rapporto costo/quantità: con una confezione di batteri liofilizzati (al prezzo pari o poco più degli altri) utilizzando ogni volta un misurino (1 misurino = 10.000 lt) ho ha disposizione una ventina di litri di inoculo per un totale di 200.000 lt.

Credo sia un bel risparmio.

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