L’ Amikacina è un antibatterico facente parte della categoria dei glicosidi amminici, come la Streptomicina La Tobramicina e la Gentamicina, indicata nel trattamento a breve termine di infezioni gravi sostenute da germi Gram-negativi compresi ceppi di Pseudomonas e Aereomonas resistenti ad altri antibiotici.
Metodo di somministrazione e frequenza dell’ Amikacina
In particolare l’Amikacina risulta indicata nelle batteriemie e setticemie. L’ Amikacina è un antibiotico ancora molto potente nel trattamento della malattia batterica nelle Koi, come risulta nella maggioranza dei test di sensibilità effettuati nei laboratori, poichè non è abusato come molecola in quanto, se paragonato ad altri antibiotici, possiede un ristretto margine di sicurezza e necessità di molta più cautela nel determinare il corretto dosaggio.
Per la sua potenziale nefro e neuro tossicità è infatti in gran parte utilizzato come ultima risorsa nel trattamento delle Koi con batteri resistenti. Resta comunque il fatto che, somministrata nei dosaggi corretti, l’Amikacina ha la capacità feroce di uccidere anche i batteri più resistenti.
Come tutti gli aminoglicosidi non viene assorbita attraverso le mucose nè dall’apparato gastrointestinale e quindi, per questa specifica particolarità, l’unica somministrazione permessa è quella iniettiva.
L’ intra-peritoneale è la via elettiva per questo farmaco anche se è accettabile l’ intramuscolo.
La temperatura dell’acqua è uno dei fattori più importanti da considerare quando facciamo un’iniezione di antibiotico ad animali a sangue freddo come le Koi. Il metabolismo raddoppia per ogni centigrado a partire dai 16° C. Questo significa che l’antibiotico iniettato viene metabolizzato ed escreto dalla vostra Koi molto più lentamente in acqua fredda che in acqua più calda. Pertanto, a seconda del tipo di antibiotico che si sta utilizzando, si dovrebbe iniettare meno frequentemente in acqua fredda (3-5 giorni) e più frequentemente (1-2 giorni) in acqua calda
Dalla letteratura risulta evidente come il tempo di ritenzione dell’antibiotico nel pesce sia molto difficile da determinare con precisione (perché il metabolismo è appunto influenzato dalla temperatura dell’acqua); gli studi, tuttavia, hanno dimostrato che quando l’Amikacina viene iniettata ogni giorno, il farmaco non è completamente eliminato dal corpo nel momento di iniettare il successivo dosaggio e che un accumulo pericoloso del farmaco nel pesce si riscontra comunque dopo la terza iniezione.
Il protocollo raccomandato è quindi la somministrazione a giorni alterni per un massimo di tre dosi; in sostanza il farmaco sarà quindi attivo nel pesce per 6 giorni.
Dose
Come abbiamo sopra accennato il margine di sicurezza nell’utilizzo di Amikacina è piccolo e quindi è necessario agire sui dosaggi utilizzati. La prima formulazione del protocollo, in assenza di studi clinici specifici per i pesci, prevedeva la dose di 5 mg/kg ed era così formulata la tabella:
La prassi e l’ulteriore esperienza ha portato a ritenere essere un dosaggio piu efficacie e comunque di sicurezza il 10 mg / kg, alla frequenza raccomandata di ogni due giorni, per un massimo di 3 iniezioni.
Bisogna pertanto lavorare attraverso le diluizioni del liquido che trasporta l’antibiotico considerando per prima cosa la percentuale di Amikacina nel liquido.
Nel caso del farmaco commercializzato dalla Teva in formulazione iniettabile 500 mg / 2 ml, utilizzando la siringa ipodermica da 1 ml avremo 25 mg per ogni 0,1 ml e quindi la dose per una Koi di 2,5 Kg.
Se volessimo invece utilizzare ogni tacca della siringa per 1 kg di peso, dovremmo diluire i 500 mg della fiala in 5 ml ovvero i 2 ml del farmaco + 3 ml di fisiologica (sodio cloruro 0,9%). A quel punto avremo 100 mg di antibiotico per 1 ml di iniettabile e di conseguenza la dose per ogni kg della Koi sarebbe una tacca della siringa (0,1 ml).
letteratura: “Koi Health and Disease” by Erik L. Johnson, DVM
One comment:
L’amikacina è davvero l’ultima spiaggia quando non si sa più che pesci prendere!…
L’istolesività è davvero alta è lampante! Sopratutto quando in certe femmine la presenza di uova obbliga alla via intramuscolare per ettettuare tutto il protocollo.
Quindi ottimo portare allo 0,1 ml/kg della siringa, ma una volta presa la dose, diluire ancora aspirando dell’altra fisiologica è senz’altro cosa buona e giusta.