stile goshiki

Stile Goshiki: la affascinante gamma di stili esistenti

Stile Goshiki, ovvero la affascinante gamma di stili diversi esistenti in questa importante famiglia di Koi. In questo articolo vedremo la storia della varietà, alcuni tra i più importanti allevatori e, sopratutto, come si presenta nelle varie livree.

La Goshiki, una Koi di cinque colori, fu creata solo nel primo ‘900, ma negli ultimi anni è stata così enormemente sviluppata al punto tale che alcuni tra i più grandi allevatori la considerano la quarta componente della categoria GoSanke; e questo già ne definisce l’onore e il rispetto dato a questa Koi.

Con il termine Go Sanke si indicano di solito le tre famiglie Kohaku, Sanke e Showa.

L’importanza di tale appartenenze ha un parallelismo storico infatti Go Sanke in giapponese vuol dire «le tre auguste famiglie» ed indicava le tre famiglie giapponesi aventi come capostipiti i tre ultimi figli dello shogun Tokugawa Ieyasu (1543-1616): Yoshinao, signore di Owari, Yorinobu, signore di Kii, e Yorifusa, signore di Mito. Originariamente solo da queste tre famiglie poteva essere scelto il successore di uno shogun Tokugawa, qualora questi fosse morto senza lasciare eredi.

Storia dello stile Goshiki

Secondo il libro del Dr. Takeo Kuroki,  ‘Modern Nishikigoi’,  le Goshiki sono state prodotte per la prima volta nel 1918, incrociando delle Asagi con delle Aka Sanke o delle Bekko anche se, secondo il Shuji Fujita ‘Nishikigoi Mondo’,  già esisteva una Goshiki primitiva,  prodotta dalla mutazione di una Narumi Asagi, conosciuta come Goshiki Asagi.

Nella opera letteraria di Masayuki Amano, ‘Indagine generale delle Carpe Fantasia‘, scritta nel 1968, quasi non si parla di Goshiki anzi, gli unici riferimenti appaiono in riproduzioni di alberi genealogici di Masamoto Kataoka.

Alcuni ci mostrano le prime Goshiki Asagi come provenienti da Narumi Asagi e Aka Bekko (per poi essere incrociate con Kohaku per produrre delle Koromo), gli altri mostrano Goshiki provenienti esclusivamente da Narumi Asagi.

stile goshiki origine

 

Sopra e sotto, parte degli alberi genealogici di Masamoto Kataoka che mostrano Goshiki 

 

stile goshiki origine 2

La Hiroi Koi Farm di Ojiya, Niigata, è senza dubbio uno dei più importanti allevatori di stile Goshiki, avendone iniziato l’allevamento già nel 1958. Curiosamente, in una intervista a ‘Koishi‘, il titolare Kuniyasu Hiroi, ricorda che suo nonno, già allevatore Goshiki, abbia condiviso con lui la sua vision sullo stile Goshiki, solo poco prima della sua scomparsa: egli voleva produrre una Asagi con marcature Hi sulla schiena.

Goshiki anni 70
Goshiki anni 90

Nella seconda edizione di ‘Modern Nishikigoi‘, pubblicato nel 1987, Kuroki afferma: ‘ Le Goshiki sono una bellissima visione quando la temperatura dell’acqua è calda. Temperature dell’acqua fredde rendono più cupo il colore delle Koi, e in queste condizioni possono essere scambiate per Magoi ‘.

Oggi alcuni allevatori stanno cercando di sviluppare nuovi tipi di Goshiki con modelli di Asagi chiare.

Modern Nishikigoi‘ ci fornisce qualche indizio degli interessi che si agitavano in quel periodo intorno alla produzione dello stile Goshiki. Pur ancora considerate, in quel tempo, come Kawarigoi e con solo una foto nella sezione principale del libro, la sezione ‘Unique Koi’ tuttavia non contiene meno di 22 esemplari già etichettati come varianti Goshiki, e molti altre che ora sarebbe definite Goshiki. È interessante notare come il libro faccia uso dei termini New Goshiki  e  Modern Goshiki.

 Risulta molto evidente che queste Goshiki erano molto lontane dalla qualità Goshiki che conosciamo oggi.

Uno dei motivi alla base dello sviluppo e dell miglioramento dello stile Goshiki fu senza dubbio la promozione della varietà da Kawarigoi ad una classe specifica propria, sia da parte dello Shinkokai che dello ZNA avvenuta nel corso del 1990.

Goshiki anni 80

Accoppiato a ciò, il fatto che vi fosse una tale varianza all’interno della varietà (in termini di stile come vedremo più avanti) offriva chiaramente agli allevatori la possibilità di creare un proprio marchio stilistico, potenzialmente idoneo a diventare nel futuro lo standard Goshiki definitivo.

Tale fu l’ascesa delle Goshiki da portare a far dichiarare, ad un certo numero di giovani allevatori, che le Goshiki avevano oramai superato le Shiro Utsuri come quarta varietà dietro il  “Grande 3 Gosanke“.

Avendo oramai visto Koi Goshiki conquistare premi Kokugyo all’ All Japan e dominando esse la classe di premio Sakura (nel 2013 all’ All Japan Koi Skow, 7 dei 17 premi Sakura, dati al miglior non-Gosanke in ogni classe dimensionale, sono stati vinti da Goshiki, mentre altri 3 vincitori Sakura erano Ginrin Goshiki), personalmente credo che non passerà molto tempo prima di vedere delle Goshiki conquistare il Grand Champions in Giappone o in altri importanti Koi Show.

Allevatori

Come abbiamo accennato in precedenza, un numero sempre più crescente di allevatori stanno cercando di produrre la varietà Goshiki. Eccone un elenco di sono quelli per i quali la Goshiki è già una (riconosciuta)  specializzazione di varietà.

Niigata : Maruju Koi Farm – Kanno Koi Farm – Hiroi Koi Farm – Koda Koi Farm – AO Aokiya – Otsuka Koi Farm – Hosokai Koi Farm – Kawakami Koi Farm

Aichi : Kondo Koi Farm

Saitama : Minuma Koi Farm

Apprezzamento dello stile Goshiki

Quando una classe mostra così tanti stili diversi  e molto spesso gli esemplari più acclamati presentano caratteristiche di unicità, è abbastanza difficile descriverne i criteri di apprezzamento. Tuttavia, al cuore di quasi tutte le Goshiki moderne vi  è un modello Kohaku e quindi, tutti gli attributi che rendono interessante un modello Kohaku, rimangono veri e desiderabili anche per queste Koi.

Inoltre il pattern ‘Goshiki’ gioca un ruolo importante per il completamento della Koi nel suo insieme e quindi, l’unico modo per proseguire nel discorso di apprezzamento, è quello di esaminare alcuni esempi di alta qualità e discuterne i relativi meriti.

Come facciamo più avanti.

Mameshibori Goshiki

All Japan Nishikigoi Show 2010, Best in Variety.

Letteralmente “Mameshibori” è il nome dato al tessuto maculato, spesso indossato dagli chef nei ristoranti giapponesi di sushi. Nel nostro ambito è usato come riferimento per definire lo stile del modello di scagliazione presente sulla Koi.

Questa Mameshibori Goshiki, per esempio, generò una enorme “eccitazione” tra gli allevatori di questa varietà.

Questa particolare Koi, allevata presso la Hiroi Koi Farm (per loro rappresentava la definitiva evoluzione dello ‘stile’ Goshiki), è apparsa sulla scena al All Japan Nishikigoi Show nel 2010,  dove si aggiudicò il premio Best in Variety.

La Koi fu poi acquistata da Futoshi Mano della Dainichi Koi Farm dove, nel novembre 2011 a 6 anni di età e 75 cm di lunghezza,  fu messa all’asta al 1 ° Dainichi Auction, risultando il lotto più costoso della giornata e più conteso da diversi famosi allevatori Goshiki.

Nel 2013 questa Koi è definitivamente tornata nella Hiroi Koi Farm come riproduttore femmina.

E’ interessante notare come il Sumi di questa particolare Goshiki appaia piuttosto volatile.

Confrontando le 2 foto (a sinistra nel febbraio 2010 e a destra nel novembre 2011) vediamo che il punto di Sumi sul naso è completamente sparito mentre il punto di Sumi sulla spalla è diventato più forte.

Se guardiamo l’ultima foto della Koi nel 2013,  possiamo notare come il Sumi sia diventato incredibilmente forte, tantè che in certi punti il modello della scagliazione è appena riconoscibile.

Questa Goshiki ha però caratterizzato un grande pattern Beni, perfettamente senza macchia, con un modello Mameshibori molto definito anche su tutto il corpo ed  accoppiato ad una buona body-line.

Kindai Goshiki

Le Kindai (moderno) Goshiki dispongono di aree di “pulita” pelle bianca con marcature Beni in stile Kohaku e “vestizione” Goshiki  nera o grigia.

E’ questo sottoinsieme che quasi sempre ci regala la migliore “Most Unique” Goshiki.  Koi come le seguenti, vincitrici di premi all’ All Japan Koi Show.

Allevata da Maruju Koi Farm questa famosa Goshiki ha vinto più volte il premio Best in Variety all’All Japan Koi Show, il più recente nel 2013 quando vince, nella categoria 85bu, anche il Sakura Champion. Il modello Sumi nel corso della crescita si è notevolmente ritirato. Questa Koi è oggi un riproduttore della Kanno Koi Farm.

Nel 2010 all’ All Japan Wakagoi Show, questa Goshiki della Kondo Koi Farm ha vinto il Best in Variety ed il premio 58bu Sakura.

Il suo pulito modello Beni, il modello del Sumi che circonda la testa, la zona dorsale bianca con un modello mameshibori sottile, le pinne e la coda bianche, concorrono a rendere questa Koi un meraviglioso esempio di Kindai Goshiki.

Quando ho visto la prima volta questa 60bu Goshiki con la coda dell’occhio al 2013 – All Japan Show mi sono chiesto, per una frazione di secondo, Goshiki o Showa?  Venendo da Minuma Koi Farm è certamente una Goshiki e ha vinto il premio Sakura.

Ancora una volta vediamo un modello della testa molto interessante con belle marcature Beni pulite, che interagiscono perfettamente con il Sumi e lo Shiroji.

Questa Goshiki, allevata da Minuma Koi Farm, ha vinto il premio Kokugyo, nella categoria 55bu, al 2011 – All Japan Show.

Si tratta di una Koi davvero unica, poichè per vincere il Kokugyo ha battuto un gran numero di Gosanke agli occhi dei giudici.

Incredibile come Goshiki nel gennaio 2011, nel 2012 sembrava un Kohaku!

Kuro Goshiki

Le Kuro Goshiki sono caratterizzate da un fondo nero con un motivo Beni sopra di esso. Possono essere delle Koi incredibilmente imponenti.

Come si può vedere dagli esempi di seguito il Sumi può variare da un solido getto di nero ad elementi di bollinatura, mentre il Beni può caratterizzarsi marcando il Sumi in diversi stili.

Questa Goshiki, allevata dalla Takigawa Koi Farm, ha vinto il premio Sakura, nella categoria 65bu, all’ All Japan Koi Show nel 2013.

E’ incredibilmente imponente come Goshiki, il contrasto tra il modello di Beni, perfettamente pulito ed interessante, e lo sfondo Sumi è incredibile.

Le punte bianche delle pinne e del naso rendono una finitura perfetta.

A questa Goshiki, allevata dalla Oyama Fish Farm, è stato assegnato il premio Sakura, categoria 80 centimetri, all’ All Japan Koi Show nel 2013.

A prima vista il modello sulla testa sembra dichiararsi in maniera molto forte e il Sumi sul modello Beni non è raffinato come altri esempi, ma è una grande Goshiki che mostra ancora un’aria giovanile.

Lo stesso Goshiki, fotografato in alto nel marzo 2009 quando vinse il premio Sakura, categoria 53bu, al’All Japan Wakagoi Mostra ed in basso nel febbraio 2010, quando si aggiudicò il premio Sakura, categoria 65bu, all’All Japan Koi Show.

Notate il cambiamento significativo del modello di testa nel giro di 11 mesi contrario a ciò che l’allevatore poteva aspettarsi.  Il Sumi invece di arrivare, scompare in questo caso; ciò sarebbe stato normale con varietà come Showa e Utsuri ma non con Goshiki.

Resta comunque un esemplare molto suggestivo con perlage fine ed un pulito bordo della scaglia Sumi nella marcatura Beni.

 

 

Nezu Goshiki

Le Nezu Goshiki presentano un colore grigio (Nezu) di fondo con marcature Beni sopra di esso. Lo stile corretto dello sfondo Nezu può variare: come in una Asagi o una più uniforme colorazione.

Questo stile di Goshiki presenta quasi uno ‘splendore’, una lucentezza metallica data appunto dal fondo grigio.

Questa Goshiki, allevata dalla Kanno Koi Farm, ha vnto la Best in Size, dimensioni 45bu, al Niigata Nogyosai Show del 2012, battendo tutte le Gosanke della stessa classe dimensionale.

Interessante e pulito il modello di Beni  sul fondo grigio che presenta un sottile bordo scuro per ogni scaglia.

Un altra Kanno Koi Farm Goshiki dal Niigata Nogyosai Show 2012, Best in Size categoria 40bu.

Anche in questo caso il modello Beni è senza macchia e posato contro uno sfondo grigio, che però non è così ben definito come quello della Koi precedente.

Questa Kanno Koi Farm Goshiki è stato fotografata al Niigata Nogyosai Show dwl 2009 dove è stata premiata come migliore Koi in categoria 65bu.

Lo sfondo grigio è molto più sottile di quello della Koi precedente anche se, come con tutti questi esempi, il modello Beni è perfettamente pulito, senza macchie.

Il Nezu Goshiki è davvero lo stile di Kanno Koi Farm. Questo ultimo esempio è stato fotografato all’ All Japan Koi Show nel 2013.

Tra gli esempi proposti questo presenta il più vivo dei modelli di fondo con, di nuovo, un modello Beni molto pulito ed equilibrato.

Stupenda Koi, forse meritava un premio importante.

Ginrin Goshiki

Goshiki di tutti gli stili sono anche prodotte con scagliazione Ginrin, Koi fatte per colpire incredibilmente come si può vedere qui sotto.

Questo Hiroi Ginrin Goshiki ha vinto il premio Sakura, categoria 50bu, al All Japan Koi Show 2013.

Il colore di base del fondo è grigio, come nella Nezu Goshiki, che mette in risalto molto bene la scaglia Ginrin.

Il semplice modello di Beni inteso presenta un pattern di debole Sumi pulito, senza macchie.

Questa Minuma Goshiki è stata premiato Best in Variety Ginrin B , categoria 80 bu, al All Japan Koi Show 2013.

La base grigia Nezu Goshiki è molto più leggera rispetto al precedente esempio e la scagliazione Ginrin è anche molto meno prominente.

I segni neri sulla testa rovinano un po’ tutto l’insieme.

Questa Goshiki, ancora una volta allevata da Minuma, è stata il vincitore del premio Sakura, categoria 40 bu, all’ All Japan Koi Show 2013.

Il nero Kuro Goshiki di fondo mostra superbamente la scagliazione Ginrin e l’interessante modello Beni è senza macchia.

Una Goshiki molto suggestiva.

Questa Ginrin Goshiki è stata Best in Variety Ginrin B, categoria 63b, nel 2010 al All Japan Wakagoi Show. L’allevatore non è noto.

Questo Koi presenta elementi di diversi stili. La testa mostra il tipo di segni che vediamo sulle Kindai con Kuro dell’esempio precedente. Le scaglie hanno un pattern nero ma non è così solido come negli esempi di Kuro Goshiki.

Doitsu Goshiki e Tancho Goshiki

Delle varianti Doitsu e Tancho sono state prodotte dagli allevatori. In verità più quest’ultima delle Doitsu Goshiki che sono prodotte da pochi allevatori. Le Tancho Goshiki sono disponibili in tutti i diversi stili presentati in precedenza: Kindai, Kuro e Nezu, così come Ginrin.

Questa Doitsu Goshiki è stata fotografato nel 2009 al Nagaoka Koi Show. L’allevatore è sconosciuto.

Presenta uno stile molto particolare di Koi che non si vede molto spesso, mostrando le caratteristiche di una Kindai Goshiki su una Doitsu.

Questo esempio di Doitsu Goshiki, con un colore di fondo grigio, è stato fotografato nel 2012 al Niigata Nogyosai Show. Ancora una volta l’allevatore è sconosciuto.

E’ un insolita Koi ma a cui manca raffinatezza: lo sfondo grigio è irregolare e vi sono macchie nere sia sul grigio che sul rosso.

Questo Kuro Tancho Goshiki è stata premiata Best in Variety Tancho nel 2010 al All Japan Wakagoi Show.

Il corpo nero corvino e la testa con il rosso Tancho ne fanno una Koi molto sorprendente tuttavia, la marcatura Tancho non è eccezzionale sia in termini di forma che di collocazione.

Questo esempio di Kindai Tancho Goshiki è stata allevata da Otsuka Koi Farm e venduta nel 2011 alla Niigata Breeder Spring Auction.

Come abbiamo visto con gli esempi precedenti, vi sono un sacco di probabilità che il modello possa cambiare nel tempo, ma così com’è  rimane un esempio interessante ed unico.

Alcune varianti insolite di stile Goshiki

Le Goshiki sono state incrociate con una serie di altre varietà dagli allevatori in cerca di qualcosa di un po’ insolito o nel tentativo di creare nuove varietà.

Ecco alcuni esempi:

Questo Koi è stata fotografata nel 2009 al Nagaoka Koi Show. L’allevatore non è noto.

Probabilmente ha appena sufficienti “blocchi” di Sumi definiti sul corpo per classificarla come Goshiki Tancho Sanke.

Sicuramente si tratta di una Koi che sarà cambiata drasticamente nel corso del tempo.

Questo è un esempio di Goshiki Showa allevata da Otsuka Koi Farm, uno dei pochi posti dove si incrocia specificamente questa varietà.

Le aree bianche del corpo mostrano delle marcature grigie Nezu Goshiki pur mostrando anche le caratteristiche di una normale Showa.

Otsuka otiene anche delle Goshiki Sanke.

Questa unica Koi, allevata da AO Aokiya (Aoki), un allevatore specializzato in Goshiki, è il risultato di un incrocio tra una Goshiki e una Ginga.

Questa Koi ha vinto il primo premio nella classe Kawarigoi, categoria 30bu,  nel 2010 al All Japan Koi Show.

Questo è un altro Koi unica creata da Aoki, un incrocio tra una Goshiki e Kujaku, fotografata nel 2010.

È interessante notare come visualizza tutte le caratteristiche della Kujaku ma il modello arancione è separato dal modello delle scaglie.

 

Traduzione dall’articolo di Mark Gardner pubblicato su Nishikigoi Digest International

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Copyright 2020 @ La Gazzetta delle Koi - Sito realizzato da Follie Web Design