La malattia prodotta dal batterio del genere Pseudomonas (famiglia delle Pseudomonadaceae), detta anche malattia ulcerosa o semplicemente Pseudomonas, non è così comune come l’Aeromonas.
Non uccide velocemente come un virus erpetico (KHV), ma se non trattata, la Koi che ne è affetta di solito alla fine soccombe alla malattia.
Le specie diverse identificate sono attualmente più di 150, ma questo numero è destinato a crescere ancora, man mano che diversi ambienti sono studiati e che le tecniche a disposizione dei ricercatori e dei biologi tassonomisti (quelli che studiano la classificazione dei batteri) diventano sempre più specializzate e sofisticate.
Pseudomonas è un batterio aerobico (vivono alla presenza d’ossigeno a pressione atmosferica), Gram negativo cioè si osservano colorati di rosso al microscopio ottico, dopo averli sottoposti alla colorazione di Gram, che è il primo metodo semplice e rapido usato dai batteriologi per discriminare i batteri tra loro sulla base del loro aspetto microscopico. E’ opportunista ed ubiquitario, ossia è presente anche se in modo contenuto in tutti i laghetti.
L’acqua potabile non ne contiene in quanto viene trattata con il cloro che uccide i batteri, ma se si predispone un laghetto con acqua dell’acquedotto dopo poco, non prima che il cloro sia evaporato, si potranno trovare minime quantità di questo batterio contenute nel laghetto.
Una Koi sana rischia di ammalarsi solo se presenta ferite o lesioni sulla pelle, oppure se si trova a contatto con acqua contaminata da una alta carica batterica.
SINTOMI INFEZIONE DA PSEUDOMONAS
Aeromonas e Pseudomonas di solito presentano gli stessi sintomi. L’ulcera cutanea crescerà sempre di più fino a quando il tessuto muscolare è esposto. Dopo di che, l’infezione si diffonde agli organi della Koi attraverso il flusso sanguigno.
Quando i reni sono interessati dalla malattia si presentano i segni dell’idropsia con scaglie sollevate e ventre gonfio. Le condizione della Koi diventeranno irrecuperabili in 2 settimane dopo le quali seguirà la morte.
Lesioni esterne prodotte dal batterio Pseudomonas:
PATOGENESI
L’infezione da Pseudomonas si genera, come le altre infezioni batteriche da:
– cattive condizioni dell’acqua (rialzi dei valori di ammoniaca, nitriti, nitrati e fosfati, elevata concentrazione di composti organici, oscillazioni del Ph);
– scarsa movimentazione dell’acqua;
– stress (da manipolazioni inadeguate delle Koi, da traslocazione, da sovrappopolazione);
– ferite o abrasioni della pelle;
– parassiti;
– acqua molto fredda (le basse temperature diminuiscono il potere reattivo del sistema immunitario);
– alimentazione inadeguata (eccesso di cibo, carenze vitaminiche).
DIAGNOSI
Per la diagnosi è necessario predisporre un vetrino microscopico per l’osservazione diretta del batterio. Sono mobili perché possiedono vari flagelli (appendici lunghe e sottili) ad un polo della cellula, non formano mai spore e misurano 1-2,5 μm.
Immagini microscopiche del batterio Pseudomonas:
Immagini elaborate della struttura del batterio:
TERAPIA
La terapia prevede cibo medicato, somministrazioni iniettive e bagni secondo lo schema riportato per l’Aeromonas.
PROFILASSI
Mantenimento delle migliori condizioni dell’acqua, tempestiva cura delle escoriazioni con sale (0,3-0,5%), quarantena dei nuovi pesci introdotti nel laghetto.
Motilità batteri di Pseudomonas