Il pericolo inaspettato
Quando piantiamo il nostro giardino, dobbiamo prestare particolare attenzione a conciliare la scelta delle piante con la sicurezza delle nostre koi, evitando di introdurre specie potenzialmente velenose che potrebbero finire alla loro portata. Un laghetto ornamentale, infatti, non è solo una decorazione, ma spesso viene allestito con l’intento di integrarsi armoniosamente nell’ambiente circostante, che può essere il nostro giardino privato. In questo contesto, le piante svolgono un ruolo essenziale, contribuendo a creare un aspetto più naturale e a offrire rifugio e ombra per i pesci, ma la loro scelta deve essere effettuata con cura.
I giardini moderni sono arricchiti da un’ampia varietà di piante ornamentali provenienti da ogni angolo del mondo. Queste piante ci attraggono per la loro forma, le loro dimensioni o i loro fiori dai colori vivaci. Tuttavia, spesso sappiamo molto poco su di esse, non solo riguardo le loro esigenze di crescita, ma anche sulla loro eventuale tossicità per la fauna che vive intorno a noi, inclusi i pesci koi.
Mentre noi non penseremmo mai di assaggiare le piante che curiamo con tanta dedizione nel nostro giardino, questo non è necessariamente vero per i pesci del laghetto. Le koi, in particolare, sono curiose e potrebbero venire in contatto con parti di piante che, a causa del vento o dell’azione degli animali, finiscono nell’acqua. Foglie, fiori e frutti possono accidentalmente cadere nel laghetto, mettendo a rischio la salute dei pesci. Per questo motivo, è fondamentale essere consapevoli delle piante che possono rappresentare un pericolo per la vita delle koi.
Esiste un lungo elenco di piante considerate pericolose per i pesci, e la conoscenza di queste piante può fare la differenza tra un laghetto sano e un tragico errore. Alcune di queste piante hanno tossicità accertate attraverso esperimenti e studi, mentre per altre si basa su una plausibile correlazione tra la loro tossicità per altre specie animali e quella per i pesci. Tuttavia, anche l’assenza di una pianta in questo elenco non deve essere considerata una garanzia di sicurezza assoluta, poiché la ricerca in questo campo è ancora in corso.
Alcune delle piante comunemente trovate nei giardini privati e che possono essere pericolose per le koi includono, ad esempio, la digitale (Digitalis purpurea), l’oleandro (Nerium oleander) e il rododendro (Rhododendron spp.). Queste piante, sebbene molto decorative, contengono sostanze chimiche tossiche che possono essere letali per i pesci se ingerite, anche in piccole quantità. Altri esempi di piante tossiche sono il mughetto (Convallaria majalis), l’aconito (Aconitum napellus) e la cicuta (Conium maculatum), tutte conosciute per le loro potenti proprietà velenose.
La digitale, per esempio, contiene glicosidi cardiaci che possono interferire con il ritmo cardiaco dei pesci, causando gravi problemi. L’oleandro è noto per essere altamente tossico per numerosi animali, inclusi i pesci, e persino una piccola quantità di foglie cadute nel laghetto potrebbe risultare fatale. Il rododendro, sebbene molto apprezzato per i suoi fiori, contiene sostanze tossiche che possono avere effetti devastanti sulla fauna acquatica.
Non tutte le piante potenzialmente pericolose sono così conosciute. Alcune piante acquatiche o semi-acquatiche, come il giacinto d’acqua (Eichhornia crassipes), possono essere considerate invasive e dannose per l’ecosistema del laghetto, poiché soffocano l’ossigeno presente nell’acqua, riducendo la sua qualità e mettendo a rischio la vita dei pesci. Anche alcune alghe tossiche possono proliferare in condizioni non ottimali, rilasciando sostanze nocive nell’acqua.
È importante sottolineare che la prevenzione è la chiave per evitare danni irreparabili. Prima di introdurre una nuova pianta nel giardino o nelle vicinanze del laghetto, è fondamentale documentarsi accuratamente sulla sua tossicità. Una pianta apparentemente innocua per gli esseri umani o per altri animali domestici potrebbe rappresentare un serio rischio per i pesci koi. Consultare esperti di giardinaggio e acquacoltura, così come utilizzare risorse online affidabili, può aiutare a prendere decisioni informate.
L’integrazione delle piante con il laghetto dovrebbe quindi avvenire in modo ponderato, tenendo conto non solo dell’estetica ma anche della sicurezza dei pesci. Le koi sono creature resistenti e possono vivere per molti anni in un ambiente sano, ma sono anche vulnerabili a cambiamenti improvvisi e all’introduzione di sostanze tossiche. Una foglia che cade nel laghetto potrebbe sembrare un evento insignificante, ma può avere conseguenze disastrose se appartiene a una pianta velenosa.
In sintesi, la bellezza di un giardino e di un laghetto ben curato non dovrebbe mai compromettere la salute e la sicurezza dei pesci koi. Scegliere con attenzione le piante da collocare nelle vicinanze del laghetto è un passo fondamentale per garantire un ambiente sano e sicuro, dove le koi possano vivere e prosperare per molti anni. Desametasone : trattamento di emergenza per le Koi
Essenza | |
---|---|
Acalifa (Acalypha hispida) | |
Aconito (Aconitum napellus) | |
Agrifoglio (Ilex aquifolium) | |
Albicocco (Prunus armeniaca) | |
Allamanda (Allamanda spp.) | |
Alocasia (Alocasia spp.) | |
Aloe (Aloe spp.) | |
Amaryllis (Amaryllis spp.) | |
Anemone (Anemone spp.) | |
Anturio (Anthurium) | |
Arisaema triphyllum | |
Atropa Belladonna (Angiosperme dicotiledoni) | |
Aucuba japonica | |
Azalea | |
Balsamina (Momordica balsamina) | |
Baneberry (Actaea) | |
Bocca di leone (Antirrhinum) | |
Bosso comune (Buxus sempervirens) | |
Bucaneve (Galanthus) | |
Cactus | |
Caladio (Caladium) | |
Caprifoglio | |
Carolina allspice (Calycanthus floridus) | |
Celastro (Celastrus orbiculatus) | |
Cianobatteri (Alga verde-azzurra) | |
Ciclamino (Cyclamen) | |
Cicuta (Conium maculatum) | |
Ciliegio (Prunus avium) | |
Croco autunnale (Colchicum autumnale) | |
Croton (Codiaeum) | |
Dicentra (Dicentra spp.) | |
Dieffenbachia (Dieffenbachia spp.) | |
Digitale (Digitalis purpurea) | |
Edera velenosa (Toxicodendron radicans) | |
| Filadelfo (Philadelphus) |
Filodendro (Philodendron) | |
Fiore cardinale (Lobelia cardinalis) | |
Frangula (Rhamnus frangula) | |
Gelsomino (Jasminum) | |
Gelsomino giallo (Gelsemium sempervirens) | |
Giacinto (Hyacinthus) | |
Giglio (Lilium tigrinum) | |
Giglio del Nilo (Zantedeschia) | |
Gloriosa superba | |
Hemerocallis (Hemerocallis spp.) | |
Ippocastano (Aesculus hippocastanum) | |
Iris / Giaggiolo | |
Lantana | |
Lathyrus maritimus | |
Lauroceraso (Prunus Lauroceraso) | |
Ligustro (Ligustrum) | |
Locoweed | |
Lupino (Lupinus spp.) | |
Melo (Malus domestica) | |
Melaleuca/Callistemon spp. | |
Melanzana (Solanum melongena) | |
Mimosa (Acacia dealbata) | |
Mughetto (Convallaria majalis) | |
Narciso selvatico (Narcissus pseudonarcissus) | |
Noce nero americano (Juglans nigra) | |
Oleandro (Nerium oleander) | |
| Orecchie di elefante (Colocasia) |
Ortensia (Hydrangea) Hydrangea è un genere di piante della famiglia delle Hydrangeaceae, originarie della Cina e del Giappone, comunemente note come Ortensie. Fiori e foglie contengono glicosidi cianogenici. Parti velenose: fiori, foglie | |
Palma di Betel (Areca catechu) | |
Patata (Solanum tuberosum) | |
Pesco (Prunus persica) | |
Pianta corallo (Jatropha multifida) | |
Pino (Pinus) | |
Podofillo (Podophyllum peltatum) | |
Prunus virginiana | |
Quercia (Quercus) | |
Rabarbaro (Rheum) | |
Ranuncolo (Ranunculus) È un genere di piante erbacee spermatofite dicotiledoni della famiglia delle Ranunculaceae, originarie delle zone temperate e fredde dell'Asia. Tutte le specie di ranuncoli sono tossiche quando la pianta è fresca, ma il principio attivo diminuisce la sua tossicità quando la pianta viene seccata. Parti velenose: foglie, bulbi | |
Ricino (Ricinus communis) | |
Robinia pseudoacacia | |
Rododendro (Rhododendron) | |
Senape (Sinapsis spp. o Brassica spp.) | |
Senna obtusifolia | |
Speronella (Delphinium) | |
Spino cervino (Rhamnus catharticus) | |
Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima)
| |
Stramonio (Datura stramonium) | |
Tulipano (Tulipa) | |
Uccello del paradiso (Strelitzia) | |
Vischio (Phoradendron spp.) | |
Zigadenus venenosus |
3 comments:
Bellissimo articolo! Davvero utile!
Bella iniziativa quella di continuare!
Condivido l’articolo!
Grazie
la vite americana non è nell’elenco ma da 2 anni i pesci del mio laghetto muoiono quando inizia a perdere le foglie che ci cadono dentro e proprio oggi un centinaio di avannotti erano morti e galleggiavano sul pelo dell’acqua, anche quelli di 20 cm. non stanno troppo bene, può essere a causa della pianta che ricopre il muretto?che sostanze dannose può contenere?
Potrebbe essere. Il frutto della vite americana, Ampelopsis veitchii, è tossico e se ingerito può causare problemi digestivi di varia natura ma è altrettanto vero che i germogli della stessa pianta non presentano alcuna tossicità e sono ampiamente impiegati in gemmoterapia. Non saprei dirti nulla di preciso sulle foglie in quanto non trovo letteratura su di esse.